Ci sono numerosi Ironman o aspiranti tali e, in genere, atleti amanti delle distanze di ultraendurance (ovvero quelle che hanno una durata maggiore alle 6 ore continuate) che sono ossessionati dal loro peso. In particolare ambiscono a non avere un filo di grasso.
Senza dubbio perdere la massa grassa in eccesso ti può aiutare a risparmiare il costo energetico del tuo gesto atletico. Per esempio se pesi 60 kg e corri la maratona in 3 h, dopo le ferie natalizie, con 1 kg di massa grassa in più, sai che arriverai al traguardo dei 42.195 m con almeno 3' di ritardo.
Raggiungere e mantenere il peso forma nelle distanze medio lunghe è fondamentale. Per risparmiare energia e per ottimizzare la prestazione.
Non bisogna però scendere sotto al proprio peso forma. E in alcuni casi l'integrazione di grassi ("buoni", ovviamente) risulta non solo vantaggiosa ma anche fondamentale per una buona prestazione e vitale per la salute e il tuo benessere.
Lo dimostra Bescòs, Raul Bescòs, che ha analizzato la prestazione di alcuni atleti esperti (già competitivi nella Race Across America) in una 24 ore di ultracycling.
E' reso noto che questi ciclisti hanno pedalato 22,22 ore consecutive, coprendo una distanza di 557,3 km, ad una velocità media di 25,1 km/h e con un battito cardiaco medio di 131 bpm. In totale hanno consumato 15.533 kcal (647 kcal/h) e ne hanno integrate in corsa 5571 (tra carboidrati, proteine e grassi, sia in forma liquida che solida).
Un gap di 9915 kcal. Non poco!
La domanda è scontata: come hanno fatto? Dove hanno recuperato questo gap di energia?
Nessuna magia. Non c'è trucco e non c'è inganno. Si chiama capacità di "ossidazione dei grassi".
Gli atleti rientravano nel loro peso forma ma comunque possedevano una massa grassa sottocutanea pari a 9,8 kg. Tradotto in termini energetici, significa un potenziale di >88'000 kcal.
Una fortuna! Potrei pagarmi un Giro d'Italia no stop col bis con quel potenziale!
Insomma, si spiega tutto. O quasi.
Non è sufficiente, infatti, perder efficaciemente peso, mantenendo cioè intatta la propria massa muscolare fino al raggiungimento del proprio peso forma. Bisogna anche saperli ossidare i grassi.
E come?
Attraverso un'alimentazione di tipo zona -con alcuni adattamenti specifici per gli atleti di endurance- da un lato e un allenamento specifico per migliorare la potenza lipidica dall'altro. Queste sono le tue armi vincenti!
Come sempre alimentazione e allenamento pedalano in simbiosi!
BIBLIO:
- Bescòs R. et al. High energy deficit in an ultraendurance athlete in a 24 hour ultracycling race. Proc (Bayl Univ Med Cent) 2012; 25(2):124-128.
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